Museo storico del Risorgimento 'Agostino Bianchi'

Ultima modifica 28 aprile 2021

Il Museo è temporaneamente chiuso

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Il Museo storico del Risorgimento 'Agostino Bianchi' si affaccia su Piazza del Teatro e trova sistemazione all'interno dell'ex Coro della Chiesa di S. Maria del Suffragio, la cui costruzione fu ultimata nel 1670. Dopo un restauro del 1944, il Coro fu adibito permanentemente a museo storico. Il Museo è dedicato alla memoria di tutti i Caduti nelle guerre che hanno consentito l'unità e la grandezza della nostra Patria. Il Museo nacque dal desiderio delle Associazioni Combattentistiche Monteclarensi di Raccogliere lettere, armi divise e bandiere perché queste divenissero memoria e riflessione del sacrificio di tanti giovani combattenti. Tra coloro che per primi cominciarono, con grande impegno e passione, a raccogliere e restaurare i vari cimeli, compare il nome di Mario Baratti, considerato ideatore e fondatore del Museo. Nel 1968, Agostino Bianchi, insegnante elementare, divenne presidente dell'Associazione e, impegnandosi profondamente, riuscì a dare al Museo un'adeguata sistemazione. Il Museo custodisce documenti e reperti che si riferiscono ad un lungo periodo: iniziando dalla "Campagna d'Italia" di Napoleone Bonaparte (1796), attraverso le Tre Guerre d'Indipendenza, si giunge alla Seconda Guerra Mondiale. Il Museo è composto da un piccolo ingresso, dove sono esposti: una statua raffigurante l'Italia, che ricorda con la sua lampada votiva, il sacrificio dei soldati per l'Indipendenza, una corona in bronzo commemora i militari francesi caduti nelle battaglie di Solferino e di san Martino (1859), un'ancora ed una lapide ricordano rispettivamente i marinai ed i soldati deceduti durante la prima Guerra Mondiale. Il Coro, nel quale sono sistemate le vetrine, è un unico ampio locale. Sulla parete, che un tempo accoglieva un altare, si trova la grande pala raffigurante la "Madonna del Suffragio" dei primi del seicento, attribuita al pittore Gandino, che operò nel bresciano fra il XVII e XVIII secolo. Quest'opera raffigura la Madonna intercedente per le anime del purgatorio. Tra gli altri dipinti, vi sono i ritratti del generale Garibaldi e di Giuseppe Portesi, primo monteclarense caduto durante la Resitenza. Nelle vetrine sono raccolti molti documenti ed oggetti: attestati, bollettini di guerra, medaglie commemorative, divise ed elmetti. Sono esposte, fra l'altro, due carabine federali svizzere Mod. 1851, alcuni moschetti austriaci Console-Austin da tiratore con doppio grilletto, diverse pistole ad avancarica e rivoltelle a spillo della metà dell'ottocento. Si può vedere inoltre, molto ben conservato, un fucile Winchester Mod. 1866 tipo militare, della guerra italo-turca del 1911. Tra le uniformi da segnalare la tunica di volo indossata da Arturo Mercanti (medaglia d'oro al valore militare) quando, con il famoso pilota Maddalena ed il secondo pilota Cagna, partecipò alle ricerche dei naufraghi del dirigibile "Italia" nel 1929. Al centro della sala, disposti a stella su un apposito sostegno, vi sono cinque apparecchi stereoscopici che, con 60 diapositive ciascuno, visualizzano i vari settori del fronte della guerra 1915/18. Questi apparecchi, piuttosto rari, permettono la visione tridimensionale di scene belliche, dando all'osservatore la sensazione di trovarsi in trincea, tra il fango e gli spari, insieme ai soldati. Recentemente il Museo è stato sottoposto ad un lavoro di aggiornamento degli apparati didattici e riordino dei reperti esposti (a cura di Emanuele Cerutti) grazie al finanziamento dei Lions Club Colli Morenici ed all'impegno delle associazioni combattentistiche e d'arma.